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domenica 8 dicembre 2013

Piccolo accenno alla tradizione dell'Alloro e del "Ceppo" nell'entroterra Genovese...


"Denà ou vegne 'na votta a l'anno: chi no ne prufitta, tùtto a seu danno" 


Nell'entroterra genovese la tradizione voleva che la mattina del Solstizio d'Inverno un ramo di Alloro venisse tagliato e, una volta portato in casa, addobbato con nastri e frutta (Melograni, Mandarini, Corbezzoli, Noci, Nocciole e Mele tagliate e fatte essiccare sulla stufa). Un piccolo rametto di questo grande ramo lo si doveva riporre nella stalla.

L'Alloro è la pianta della luce, del Sole che rinasce  e l'addobbo del ramo voleva proprio festeggiare il ritorno alla luce e l'allungarsi delle giornate.


In questo giorno veniva tagliato anche il "Ceppo" d'Alloro che riposto nella stufa doveva bruciare dal giorno del Solstizio d'Inverno al giorno di Capodanno. 

Le sue ceneri, raccolte poi la mattina del primo dell'anno, venivano adagiate nei quattro angoli della casa e sul davanzale di una finestra, nei quattro angoli della stalla ed anche nell'orto per far si che allontanassero le malelingue, le febbri, il lampo ed il tuono.

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