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giovedì 5 settembre 2013

Riflettere per esporre...


Cosa sono i "nomi delle Lunazioni"? Da cosa derivano? Chi li ha inventati?
Queste secondo me sono domande che dovrebbero porsi coloro che  scrivono di tradizioni, riti e magia.


Io, prima di cominciare questa avventura, (dell'aprire un blog sulle tradizioni della mia terra) ho cercato di rimediare alle mie lacune, facendo ricerche chiedendo delucidazioni agli abitanti dell'entroterra ligure, i quali mi hanno parlato delle varie radici etimologiche di questi nomi.

Purtroppo noto sempre più spesso che pagine e blog ne parlano, ma nessuno ne spiega le origini, addirittura li accomuna a riti esoterici o magia di varia natura.

Innanzitutto bisogna dire che non vi è nulla di esoterico o misterico in questo.
Come tutti possono vedere, (basta leggere) i nomi derivano da varie  tradizioni legate alla Terra.

Frutta di stagione, freddo, caldo, entità del mondo rurale, appunto, sono le cause che con il passare del tempo hanno portato i contadini a dare i nomi alle varie lunazioni.

Ad esempio la  "Luna del grano" ha tutto di campagnolo e, se ci pensiamo bene, parla del forte legame che l'uomo ha con la terra. 
L'uomo ha vissuto per secoli in simbiosi con la Natura, con le stagioni, con oscurità e chiarore o con i ritmi dati dalla nascita e dalla morte.

Altro esempio è la Luna settembrina, quella cioè del cambiamento che accompagna la terra al riposo vegetativo e così accompagna l'uomo al riposo invernale, all'intorpidimento del fisico, legandolo a quello delle piante che addormentandosi si rigenerano per poi rifiorire e portare nuovi frutti nella stagione estiva.

Lungi da me dar consigli, sia chiaro, non l'ho mai fatto e mai lo farò ma il mio pensiero, soprattutto ora, vista la decadenza culturale e visto il distacco da Madre Terra è questo, e cioè, se molti che scrivono in questo meraviglioso mondo chiamato web spegnessero il pc, uscissero di casa e si recassero nel bosco piu' vicino a casa e mettessero le mani nella terra smetterebbero, forse, di usare la Natura come fosse il cilindro di un vecchio mago dalla mano tremolante.
Vivete la terra, guardate come il tutto gira attorno alle stagioni. Immortalate un albero all'inizio di ogni stagione. Guardate cambiare il suo manto, guardate i suoi rami, rinsecchire per poi ridiventare verdi...
Solo cosi' riuscirete, con il tempo, a scrivere di magia che non ha nulla di "soprannaturale" ma che porta solo il nome meraviglioso di Madre Natura.

Symphytum.

5 commenti:

  1. vorrei aggiungere che i nomi alle lune piene che vengono dalle tradizioni americane e inglesi e che si ritrovano in molte tradizioni wiccan sono nomi che derivano dalla cultura dei Nativi Americani e che loro davano il nome alle lune perchè sono i nomi dei mesi lunari che loro seguivano e che descrivono i cicli naturali delle lune e della natura che li circondava. un abbraccio kat

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  2. Grazie Katia!!!Sempre utili le tue puntualizzazioni! E questa è utilissima!

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  3. Ormai va avanti tutto con le macedonie esoteriche, magiche e non. Continuo a ribadire che c'è troppa gente che si improvvisa maga/o dopo un indigestione di giovani streghe e che dopo aver letto un qualunque manualetto wicca si autoproclama sacerdotessa della luna o altre assurdità. Con i social come FB poi c'è stata l'esplosione di gruppi e gruppetti che forniscono informazioni campate in aria solo perchè tizio o caio l'ha detto, senza documentarsi minimamente sulla fonte storica. Mah...meglio così, almeno le perle non vanno ai porci.

    Quando c'è la luna del fagiolo?

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    1. Muhahahahaha con la Luna del fagiolo si potrebbero fare un sacco di belle minestr. Che sicuramente qualcuno chiamera' " minestre di magia"....

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