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venerdì 27 settembre 2013

Parlando di erbe officinali. Thymus Serpyllum, Serpillo...


"In Herbis Salus"

Erba perenne che non supera mai i 20 cm di altezza, ha fiori color porpora raggruppati in capolini terminali che sbocciano da Marzo a Luglio.
Comune nella nostra penisola, in luoghi incolti e asciutti, lo si coltiva anche in giardino per il gradevole profumo e per l'utilizzazione terapeutica. 


Contiene resine, tannino, acido tannico e un'essenza volatile che lo caratterizza e che da alla pianta potere stimolante, antispasmodico e antisettico.

Il Serpillo rientrava nella ricetta dell'Aceto dei quattro ladri. Possiede azione carminativa utile contro i gas intestinali, è il più comune ed aromatico tra le specie di Timo, conosciuto ed apprezzato già dagli Egiziani e dagli Etruschi, trovò fama terapeutica per opera di Ippocrate e Dioscoride.

Plinio ed anche Virgilio lo esaltarono come "Magnifica pianta aromatica e silvestre".
Trovò nel Medioevo assieme all'Assenzio, all'Issopo, all'Origano ed alla Menta  fama di pianta montana più attiva, e venne esaltato come corroborante e ricostituente, tonico del sistema nervoso. 

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