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martedì 14 maggio 2013

Parlando di erbe officinali...

"In Herbis Salus"

Tarassaco (Taraxacum officinale o Leontodon taraxacum)

Parti utilizzate: Se ne utilizza la radice raccolta da Giugno a Settembre (sempre assicurandosi che intorno vi siano altre piante) tagliata e fatta essiccare.
Le foglie fresche da Ottobre ad Aprile. A scopo alimentare anche i fiori non ancora schiusi.


Proprietà: Il Tarassaco è ricco di principi attivi, vitamine, sali minerali, è colagogo, diuretico, depurativo, lassativo.

E' un erbacea perenne, la radice è fittonante, lunga e carnosa, ha foglie oblungo-ovate.
Da Febbraio a Ottobre dalle radici si forma lo stelo floreale con fiori raccolti in un capolino, sono di color giallo.
L'infruttescenza prende il nome di "soffione" ed è composta da semi che vengono portati in volo per la disseminazione. Sia le foglie che gli steli producono, se recisi, una linfa bianca.

Il Tarassaco si trova dal mare ai 1500 metri, in prati incolti, lungo le strade, ed anche nei marciapiedi.

Prestare attenzione soprattutto ai bambini perchè si sono riscontrate intossicazioni, nel succhiare la linfa.

Adoperata come cibo, succo o decotto per disintossicare l'organismo, depura il fegato ed i reni, contro la dispepsia, per combattere l'anoressia, calcoli ed il colesterolo,
Per questi scopi vi è la "Tarassacoterapia", una cura stagionale che fa assumere Tarassaco per una decina di giorni.

Le rosette intere intere ben pulite possono essere lessate e poi passate in padella. La pianta lessata, come i fiori, ancora chiusi puo' essere conservata sottaceto.

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