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giovedì 11 aprile 2013

Tra tradizione e magia. Le Rogazioni, tra Religione Cristiana e Paganesimo...

" A fulgure et tempestate... Libera nos Domine!
A flagello terraemotus... Libera nos Domine!

A peste, fame et bello... Libera nos Domine!

Ut fructus terrae dare et conservare digneris... Te rogamus, audi nos!

Ut pacem nobis dones.Te rogamus audi nos! "

Le Rogazioni cominciano il giorno di San Marco ( 25 Aprile ) chiamate "Maggiori", per continuare nei giorni dell'Ascensione (quest'anno 6-7-8 Maggio ) " Minori ".

Si prega in processione dalla chiesa ai confini della parrocchia.

Si benedice il paese e si benedicono i campi, invocando la protezione divina contro le epidemie, la fame, la guerra, i parassiti, i fulmini e le tempeste.

Le Rogazioni sono frutto di culti pre-cristiani, diremmo pagani. Ancora adesso nonostante la modernità, molti " vecchi contadini " usano bagnare la Terra con latte e miele.

Questo fa  parte di una serie di riti che chiameremmo "riti di Magia Agraria " dove si  prega Madre Terra che attraverso le benedizioni e il nutrimento viene fertilizzata.

Queste potremmo chiamarle, usando un termine tecnico " offerte " alla Madre e a tal proposito vi sono dicerie  che parlano di un uso, in particolari momenti dell'anno, dell'uso dello sperma di maiale o di toro uniti a semi di vario genere. Tutto questo renderebbe la Madre fertile come un grembo materno.

I due mesi che vedono protagoniste le Rogazioni sono i mesi più verdi dell'anno, nei quali la Natura si adorna di colori e profumi.

Il periodo delle Rogazioni aiuta i contadini a capire se l'annata sarà positiva o negativa: se il primo giorno fa buon tempo, la fienagione andrà bene. Se fa cattivo tempo, andrà male.Così è per il secondo giorno delle Rogazioni, in previsione della mietitura e per il terzo giorno in previsione della vendemmia.

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