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domenica 10 marzo 2013

Tradizioni...Su e giù per l' Italia.




Miti, leggende e tradizioni di Campania/Irpinia/Puglia



" U SCAZZAMAURIEGGHIJ "

Era un folletto vispo, impertinente, dispettoso ed anche un po' stravagante, che portava in testa uno strano berretto rosso senza visiera (scazzetta).

Esso aveva il potere dell'invisibilità oltre alla facoltà di penetrare nelle case anche attraverso il muro; talora entrava nelle case sotto mentite spoglie (cane, gatto, ecc.).





Entrato, preferiva acquattarsi nell'angolo più oscuro e spaventare gli inquilini; poi cominciava a fare una serie di dispetti, a disordinare le masserizie, a sconvolgere la casa.Altra sua caratteristica era la pesantezza, difatti più diventava piccolo e più pesava; prediligeva andare in giro di notte facendo paura a grandi ed a piccini, i quali erano costretti a rimanere tappati in casa.

Spesso si metteva sul petto degli allettati, e sulle spalle di chi stava seduto: se ne avvertiva la presenza per il forte peso, ma non lo si riusciva a vedere perché scompariva e ricompariva dove voleva senza mai camminare.

I familiari del perseguitato, muniti di mazze e scope, colpivano alla cieca, per scacciare il mostriciattolo.
Lo scazzamauriegghij' riusciva perfino a leggere nei pensieri delle persone.

A tal proposito, si racconta che una famiglia, esasperata dalla continua presenza in casa dello "scazzamauriegghij'", per liberarsene, decise di cambiare abitazione.Stava già preparandosi al trasloco, quando si udì la voce del folletto che, tutto entusiasta, andava ripetendo: "a casa nova, a casa nova! " (alla nuova casa, alla nuova casa!), dando così ad intendere non soltanto di aver capito tutto, ma anche di essere intenzionato a non abbandonare la famiglia, alla quale evidentemente si era affezionato.


La varietà delle abitudini dello "scazzamauriegghij'" era all'origine di diverse malattie: per chi soffriva di cuore o fegato, attacchi acuti si alternavano a fasi di quiete, e il peso che i malati sentivano svaniva dopo poco tempo; i pazzi, invece, avevano dolori incessanti.


Fonte:
calitritradizioni.it



Ringrazio Fabiola per aver scritto questo articolo.
Grazie per la collaborazione.

4 commenti:

  1. Questo "folletto" è l'equivalente de lo mazzamuriglj gaetano:


    "Gliu Mazzmariegl" è il nome in dialetto gaetano del "Paguro"; a Gaeta si indicava con tale nome anche uno spiritello dispettoso, una specie di folletto come ce ne sono tanti nella cultura popolare del Sud Italia; pare risedesse nel "Palazzo degli spiriti" detto per l'appunto "Gliu Mazzmariegl" alla Piaja, il palazzo è ancora oggi esistente, seppur ricostruito dall'originale.

    Ti abbraccio.

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  2. Infinite grazie.
    Amo queste tradizioni.Adoro questi esseri che sicuramente vivono tra noi, con noi.

    L'abbraccio è ricambiato con in più un bacio.

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    Risposte
    1. Anche io le amo, come tu ben sai ;)
      E come ti raccontai una delle mie ave ne aveva uno in casa.
      Da noi è datte anche "lo gnomo" ma più un follettp considerato che non si hanno notizie di avvistamenti d gnomi nella mia zona :)

      Bacio

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    2. Si ho notato da documenti e libri che la zona Laziale non è " toccata " dagli gnomi.

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