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domenica 31 marzo 2013

Symphytum. Scorci di vita...


Forse, non so. La nostalgia. Mi porta a ripensare alla mia infanzia. Passata in campagna, tra  boschi e animali.

Al mattino nel pollaio, poi nella stalla a trovare la mucca, passare il tempo a giocare con la capretta che mi spingeva dalla scaletta per andare nelle fasce.


Le galline che sembrava mi  aspettassero, le oche da guardia, il tacchino chiamato "Bibbu bruttu".
Ricordare gli odori del fieno, del pastone per le galline, ricordare il tepore della stalla ed il muso bagnato e meraviglioso della mia mucca. Riuscire chiudendo gli occhi ancora per una volta a sentire il manto della mia capretta.

Tutto questo mi manca. Tutto questo l'ho nel sangue. Ma ora ne sento il bisogno.

Le formaggette che la zia faceva e teneva sul bancone in cucina coperte solo da un telo bianco.
Tutto questo, forse, fa parte della mia vita. Ne ha sempre fatto parte anche se per un periodo e' rimasto chiuso, nascosto, non voluto.

Ora ha preso il sopravvento e scalcia. Scalcia e vuole uscire. Vuole tornare per non andare piu' via.

Nella foto potete vedere una parte della mia famiglia. La Scilla in primo piano, Giacomino, accarezzato dal mio papà, la gonna che spunta è mamma. E quella in fondo sono io, vicino a Giacomino, seduta nell'erba ( come sempre ).

Ringrazio Ubla e Barbara E. che mi hanno fatto tornare tutto ciò alla mente.

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