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giovedì 14 febbraio 2013

Tradizioni...Su e giù per l'Italia.

Oggi parliamo un po' delle tradizioni abruzzesi!

La Pantafica o Pantafeche è la rappresentazione di una strega nella tradizione abruzzese.

Questo essere ha l'abitudine, durante la notte, di fare le trecce alla criniera dei cavalli quando si trovano nella stalla, ma ancora meglio ha l'abitudine di disturbare il sonno di un povero sventurato.


Questa manifestazione onirica è identificabile con un senso di oppressione  e difficoltà nel respirare, come se qualcuno si fosse seduto sul petto.

Secondo la credenza popolare per impedire alla Pantafica di entrare in casa, bisognava lasciare un cesto di legumi fuori dalla porta. Affinché la strega restasse fino all'alba a contarli.


   Bibliografia
- Domenico Priori, Folklore abruzzese, Lanciano, Coop. editoriale tipografica, 1964;
- Bianca Maria Galanti, Il culto dei morti ..., in Tuttitalia. Abruzzo e Molise, Firenze, Sansoni, 1965, dove si usa la forma "pantafecha";
- Bianca Maria Galanti, Caratteri generali, in Santi, streghe e diavoli ..., a cura di Luigi M. Lombardi Satriani, Firenze, Sansoni, 1971, dove nel paragrafo Esseri misteriosi e fantastici, si tratta della "pandafeche";
- Scampoli di tradizione, in Conosci l'Abruzzo: con guida per comuni. 1996, Pescara, Ediars, 1995, dove si tratta di "esseri malefici" denominati "pantàfiche";
- Giuseppe Profeta ed Enrico Di Carlo, Bibliografia della cultura tradizionale del popolo abruzzese (1486-2003), L'Aquila, Colacchi, 2005, ad indicem, dove si usa la forma "Pantàfeche".


Ringrazio per la gentile collaborazione Fabiola.

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