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mercoledì 30 gennaio 2013

Ricordi...


" Con questo silenzio in alcune sere l'unico rumore che sentirai sarà quello delle anime dei morti "

Questa frase la sentì una sera di Settembre di molti ,molti anni fa , avevo all'incirca dodici anni .
La mia famiglia aveva preso una casetta in affitto in un paesino dell'entroterra , che contava quattro case e dieci fienili .

Nella casetta in questione vivevamo noi e nella mansarda una coppia di anziani , padroni di casa.
Avevamo l'orto , il fuoco a legna e la stufa che nei giorni freddi era una gioia accendere...
La casa era distante dalle altre , praticamente in mezzo ad un bosco e per raggiungere la casa vicina si doveva camminare per un sentiero sterrato in mezzo ad alberi che costeggiavano un fiumiciattolo.


Proprio di fronte alla nostra casa vi era un rudere ancora ben conservato di una casetta in pietra avvolta oramai da edera ed altri rampicanti.Era in buono stato con il tetto ancora su , ma senza finestre ne persiane.

Una sera mangiammo con la nonna che ci era venuta a trovare dalla campagna e dopo un minestrone alla genovese restammo a parlare in giardino .sotto il porticato pieno d'uva rossa tardiva.
Avevamo cenato tutti assieme con i padroni di casa.Due persone speciali , soprattutto la signora.
Quella sera raccontarono la storia della casa diroccata...

La vecchina che vi aveva abitato non aveva luce elettrica e viveva solo con le candele e con la stufa a legna per scaldarsi e cucinare.
Proprio il fuoco una notte la uccise . Infatti una candela cadde sul pavimento ed incendio' la casa . La vecchina mori' , cosi' , da sola .

Angela ( padrona della nostra casa ) disse che in certe notti dell'anno la casa si illuminava come se vi fossero delle candele accese e in talune notti la vecchina ritornava a far visita alla sua casa ed ai suoi vicini,che proprio la sera della sua dipartita erano lontani .

Ricordo ancora che una notte mi svegliai e vidi delle luci nella casa.Non ricordo altro perche' mi spaventai talmente tanto che mi buttai sotto le coperte e non vi usci fino al mattino seguente.

Certo e' che se si tendeva l'orecchio il rumore dei morti lo si sentiva davvero in quella landa desolata dove solo il gufo , la civetta e l'usignolo nelle notti d'Estate e di primo Autunno erano i soli a non aver paura.
Sara' stato il rumore dei rami del fogliame o di qualche animaletto notturno ma posso assicurare che la casa non era abbandonata e che la vecchina piu' di una volta aveva fatto visita al porticato di casa nostra.
I rumori erano tanti ed inquietanti e non solo da attribuirsi ad animali selvatici... 

4 commenti:

  1. Non so se mi sono commossa o più inquietata...Comunque è una bellissima storia, di quelle che mi piacciono tanto.


    Baci

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  2. Grazie!!Si in effetti se ci penso ancora ora....mi inquieta.

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  3. Nooo, a me fa un bellissimo effetto....una delle cose che amo di più, andando a spasso tra i boschi, è proprio quello di entrare o sostare nelle varie case abbandonate chi si incontrano sul cammino....e sentire i pensieri o le energie lasciate da chi ci è vissuto o passato....si raccolgono delle bellissime storie e si ha la netta sensazione che i boschi sono stati amati e verranno sempre amati dagli invisibili custodi che ci sono vissuti...

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  4. Gulp. Io son impressionabile....

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